La giornata mondiale della terra
Dal cambiamento climatico alla biodiversità. E’ a rischio la salute del pianeta che corre gravi pericoli.
Trovare soluzioni e risorse per proteggere la terra, la nostra casa. Flagellata dei cambiamenti climatici dalla pesca eccessiva, dal disboscamento e dall’inquinamento.
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La giornata mondiale della terra che si celebra oggi 22 aprile, ricorda gli obiettivi che si è posto l’accordo di Parigi. Sottoscritto nel 2015 e firmato 2018, impegna gran parte degli Stati del pianeta a contenere l’aumento della temperatura media globale sotto i 2°.
Crisi climatica
Stiamo vivendo gli effetti di una crisi climatica senza precedenti. Le cose sono destinate peggiorare in modo irreversibile, se non adottiamo una serie di iniziative in favore della salvaguardia della biodiversità e di una riduzione dell’inquinamento e del riscaldamento globale. Ce lo fotografa chiaramente il dossier “Un pianeta in bilico” del WWF. Il 75% della superficie terrestre non coperta da ghiaccio è già stata significativamente alterata, la maggior parte degli oceani inquinata e più l’85% delle zone umide è andata perduta.
Un milione di specie sono a rischio estinzione. A causa di incendi e deforestazione parte della foresta amazzonica emette più CO2 di quanta ne riesca ad assorbire. In Italia ad esempio il 50% delle specie di vertebrati e 25% delle specie di uccelli sono a rischio. Gli ecosistemi forestali che ospitano globalmente 85% della biodiversità terrestre, negli ultimi tre secoli si sono ridotti del 40%.
La tua azione media del tempo è andata peggiorando. Basti pensare che l’emissione di gas serra tra il 2010 e 2019, secondo l’ultimo rapporto del foro scientifico sul clima, sono state le più alte della storia umana.
Ma una via d’uscita c’è, come evidenzia lo stesso rapporto. Sono le fonti rinnovabili, i veicoli elettrici e l’agricoltura rigenerativa ed il riciclo intelligente dei prodotti a fine vita. Tutte tecnologie già esistenti ma che vengono utilizzate a rilento.
Anche il nostro team si mobilita per ricordare a tutti che la terra è la nostra casa.
Mondo digitale e cambiamento climatico
Non si può pensare al mondo digitale senza tenere conto posizione ecologica. Il più grande computer del mondo consuma 30 Mega Watt, che è il consumo equivalente di 15 treni ad alta velocità. C’è quindi una stretta correlazione tra l’uso dei computer e l’energia necessaria per farli funzionare.
La storia è piena di guerre per il controllo delle fonti energetiche. Tra le fonti essenziali per il nostro mondo ci sono i dati. I dati sono il “petrolio” del nostro millennio. Per controllare i dati ci vuole un computer, per avere computer ci vogliono chip e per fare i chip necessitiamo di terre rare.
Il tutto va fatto in un equilibrio complessivo che tenga conto, dell’efficienza dei calcolatori ma anche della sostenibilità del processo produttivo, che è la sostenibilità della nostra terra.
Affrancare proteggendo l’ambiente
I nostri lavoratori favoriscono il riciclo intelligente delle cartucce per affrancatrici a fine ciclo.
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