Bioplastica dalle patate
Dai banchi di scuola all’Expo 2020. Da Castano Primo un paese della città metropolitana di Milano all’Expo di Dubai 2020. I protagonisti di questo progetto virtuoso sono studenti e professori della quinta e dell’Istituto di Bío tecnologie ambientali “Giuseppe Torno” in provincia di Milano.
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CCos’è la Bioplastica?
La Bioplastica è un materiale che offre prestazioni simili alla plastica tradizionale, ma che è totalmente compostabile dopo l’uso: è questa la principale differenza tra la bioplastica e la plastica che siamo stati abituati a conoscere nella seconda metà del secolo scorso.
In quali campi si utilizza la bioplastica?
Questo particolare materiale esiste da oltre un secolo. Olio di mais e di soia erano due elementi usati nella fabbricazione di alcune parti delle autovetture Ford. In tempi più recenti, molti prodotti di uso quotidiano sono prodotti dalla bioplastica, parliamo dei contenitori alimentari, delle buste della spesa, degli utensili biodegradabili e molti altri. I polimeri plastici “bio” possono anche essere impiegati in applicazioni eletroniche, come negli involucri degli accessori elettrici ed elettronici. In sostanza, questi materiali sono impiegati da tempo molti settori industriali: automotive, elettronica, agricoltura e tessile.
Bioplastica dalle Patate
Da una riflessione su come i giovani possono aiutare il nostro pianeta, nasce il progetto Potato Plastic un particolare protocollo di biosintesi delle Bío plastiche sinterizzate.
Il progetto prende il nome di “Potato Plastic” e si tratta di un nome di fantasia coniato dei ragazzi che hanno voluto mostrare come la chimica possa essere vista anche sotto un profilo ecoambientale.
Abbiamo preso in considerazione di trattare l’argomento delle Bío plastiche, che sono sostanze di origine vegetale non derivanti dal petrolio. Vengono utilizzate al posto della plastica poiché sono facilmente biodegradabili – ha commentato un docente.
Il progetto è stato riassunto di un video che ha che ha partecipato ad un concorso alla Bracco Farmaceutici. La giuria dato una menzione speciale al progetto potato Plastic ed il video è stato presentato nel padiglione Italia Expo 2020.
450 milioni di tonnellate di plastica vengono prodotte all’anno e 8 milioni finiscono come rifiuti negli oceani. Un problema da affrontare. Serve un cambio di rotta e le nuove generazione sono in prima linea.
Il progetto delle buste realizzate con le Bío plastiche coltivate nell’orto della scuola. Abbiamo piantato le patate e dopo il raccolto le abbiamo processate lavoro nel laboratorio di chimica – ha aggiunto la professoressa di laboratorio.
Una volta sbucciate e grattugiate vengono filtrate per recuperare l’amido al quale vengono aggiunti colla di pesce e miele. Il composto viene poi riscaldato per renderlo omogeneo. Se ne distribuisce uno strato uniforme su una placca metallica e viene passato in forno per alcune ore.
Il risultato è un sacchetto per la spesa in Bío plastica ottenuto dalle patate, che ha le potenzialità della tradizionale busta della spesa. La plastica Bío è un polimero green in grado di mantenere le stesse caratteristiche termo meccaniche della plastica tradizionale, ma facilmente biodegradabile.
Bisogna creare opportunità per i giovani. Opportunità significa formazione e istruzione, ma anche spazi per l’espressione personale che è fatta anche delle creatività più immediata.
Nuove generazioni che si adoperano per un futuro migliore del nostro pianeta